Descrizione
Via Carmagnola è dedicata alla memoria di Francesco da Bussone detto il Carmagnola, dal nome del borgo piemontese in cui nacque nel 1385.
Di umili origini e in cerca di riscatto sociale, Francesco si arruolò giovanissimo come soldato di ventura al soldo del duca di Milano Filippo Maria Visconti. Le vittoriose imprese militari condotte al servizio delle armate ducali gli valsero il titolo di capitano supremo e importanti ricompense.
Arricchito e sempre più potente, Francesco suscitò invidiose malelingue che riuscirono a sfiduciarlo agli occhi del duca. Allontanato dalla corte, decise allora di offrire i propri servizi alla rivale Venezia, che gli affidò il comando dell’esercito con cui, presso Maclodio, sconfisse proprio i Milanesi conquistando i territori del Bresciano fino al fiume Oglio. Nel 1429 la Serenissima lo celebrò in piazza san Marco a Venezia e lo aggregò alla nobiltà veneta riconoscendogli il titolo di conte di Chiari dove soggiornò diversi mesi, abitando probabilmente in palazzo Palazzoli oggi conosciuto come “palazzo Carmagnola”. Seppur ampiamente restaurato alla fine del Novecento, l’edificio conserva ancora una finestra risalente al XV secolo e dipinta in tempi recenti con lo stemma dei Chizzola, una delle più antiche famiglie di Chiari.
Sotto il governo del conte, nel 1429 si compilarono gli Statuta et Ordinationes Clararum. Di questa prima raccolta scritta di leggi municipali si conserva presso la Biblioteca Morcelliana di Chiari un manoscritto apografo del 1560, quando il notaio Lodovico Zola si propose di copiare l’originale perché deteriorato e ammuffito.
Gli Statuta, che racchiudono le norme sulla costituzione e sull’amministrazione del Comune, sulle procedure giudiziarie, sui rapporti di diritto privato e criminale, sui disciplinari annonari, offrono un prezioso spaccato di vita medioevale clarense.
La fortunata parabola del Carmagnola si avviò presto al declino. Nel triennio tra il 1429 e il 1432 il conte di Chiari incassò alcune pesanti sconfitte militari, a Soncino prima e presso Cremona poi. Il Senato veneto iniziò allora a nutrire sospetti temendo che il capitano avesse riallacciato i rapporti con i Visconti a danno della Repubblica.
Convocato con un pretesto a Palazzo Ducale, nel 1432 il Carmagnola fu imprigionato con l’accusa di alto tradimento, condannato a morte e decapitato in quella stessa piazza che solo tre anni prima lo aveva accolto in trionfo. Innocente o colpevole? La vicenda, caratterizzata da contorni poco nitidi e mal documentata, ha sempre diviso gli storici e suggestionato artisti e poeti, tra cui Alessandro Manzoni che proprio al Carmagnola dedicò la sua prima tragedia.
Conclusa la parentesi comitale del Carmagnola, il Comune di Chiari rimase sotto il controllo di Venezia che operò per garantire pace e prosperità in tutti i territori sotto il suo dominio. Fu così anche per Chiari che si apprestò a vivere, specialmente dalla seconda metà del Quattrocento, un lungo periodo di sviluppo economico e di grande vivacità culturale.
Didascalie e referenze fotografiche
- Scorcio su via Carmagnola (Irene Paderno).
- Statuta et Ordinationes Clararum, 1560, frontespizio e Principium Statutorum (Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi).
Chiari è una città ricca di cultura, storia e arte.
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Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2024, 08:50